Mustum ardens il suo nome latino. Non a caso.
Da una parte la presenza del mosto, dall’altra gli ingredienti piccanti come la senape.
E allora ecco che la mostarda diventa spesso una presenza fissa delle nostre tavole, soprattutto quelle cremonesi, dove la sua particolare ricetta le ha dato unicità e le ha permesso di conquistare il titolo di “Mostarda Cremonese” e di entrare a far parte dell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali Lombardi.
Si tratta di una preparazione a base di frutta (tipicamente ciliegie, pere, mandarini, fichi, zucca, cocomero, pesche, albicocche, prugne e cedri), zucchero ed essenza di senape, nata nelle cucine medievali, quando frutta e verdura venivano fatte e conservate nel mosto e nella senape per impedirne il deterioramento.
Nel tempo la ricetta ha subito delle variazioni fino a diventare quella che oggi tutti conosciamo.
Per saperne di più e per scoprirne la vera essenza, vi consigliamo di visitare la pagina dedicata sul nostro sito e di seguire il Festival della Mostarda, dal 17 ottobre al 30 novembre 2020, quest’anno in modalità online e diffusa.
Contenuti online e degustazioni sul territorio si alterneranno per un palinsesto tutto da gustare alla scoperta del prodotto cremonese più popolare, dai colori brillanti e dal sapore inconfondibile.
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