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Il Gran Carnevale Cremasco: semel in anno licet insanire!

Eccoci al via di una delle più rinomate manifestazioni cremaschi: il Gran Carnevale, che ogni anno vede arrivare a Crema tantissimi turisti, grandi e piccini, tutti in maschera pronti a trascorrere una giornata in allegria e spensieratezza

La tradizione del Carnevale e la storia italiana

Il Gran Carnevale Cremasco è una festa di lunga tradizione, che risale addirittura al XV secolo quando Crema era sotto il controllo dei Veneziani.  All’epoca la manifestazione richiamava moltissime persone delle zone limitrofe, ma spesso era al centro di episodi anche violenti. Giá, perché il Carnevale all’epoca era davvero vissuto come un periodo dell’anno in cui era lecito per dirlo alla latina “insanire”, cioè impazzire e fare tutto ciò che si desiderava, nascosti dietro l’anonimato della maschera. La manifestazione purtroppo subì uno stop obbligatorio causato dagli anni infelici delle due guerre mondiali. Dopo la conclusone del secondo conflitto mondiale, invece, la voglia di festeggiare ritornò forte a farsi sentire. Ad opera del comitato “Pro Crema” nel ’53 il Carnevale Cremasco rinacque a nuova vita e crebbe fino a coinvolgere l’intera comunità assumendo rilevanza provinciale, facendo registrare ben 50.000 presenze. Purtroppo il clima in Italia divenne teso negli anni 70 e così, per paura di attentati, il Carnevale ritornò festa privata e in piazza rimasero solo le proteste degli anni di Piombo.

L’araba fenice del Carnevale e la sua rinascita

Con la seconda metà degli anni Ottanta il clima torna ad essere più leggero e nel 1985 si costituisce un comitato formato da associazioni e gruppi volontari: GTA, Bar Fiori, Gruppo Pantelú, Gruppo Carnival Of Humor ed ecco che il Carnevale cremasco torna in piazza grazie alla partecipazione di tutta la comunità che spontaneamente e gratuitamente prepara artigianalmente i carri allegorici, i costumi e i “mascarú” (le grandi sagome di cartapesta) con tecniche decennali ormai collaudate. Ogni anno i carri passano per il centro della città, tutte in fila dietro al personaggio simbolo del Carnevale il Gagèt còl sò Uchèt. Il Gagèt, vestito con gli abiti della festa, è stato creato nel 1955 da Paolo Risari titolare della trattoria degli Angeli in Via Mazzini, detta Curt Granda e fu scelto in quell’anno come emblema del Carnevale. I cittadini di Crema ironicamente chiamavano “gagi” i contadini che arrivavano al mercato con le loro oche. L’oca come il maiale nel Carnevale sono frequentemente presenti e rappresentati, vista la rilevanza che questi due animali avevano nell’economia alimentare cremasca.

Gli appuntamenti del Carnevale Cremasco

Quest’anno gli appuntamenti con il Gran Carnevale Cremasco sono 4 domeniche dal 28 gennaio fino al 18 febbraio. Si parte da Piazza Giovanni XXIII dalle ore 14:30 e si percorrono le vie cittadine con musica, maschere, gruppi folk, tante sorprese e allegria. Il nostro consiglio è di partecipare perché vi divertirete senza dubbio. E’ davvero una festa per tutti!

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